Lettera agli stakeholder

Luigi Lazzareschi,
Amministratore Delegato Sofidel

IL MONDO È PLURALE, UN TESSUTO FITTO DI FILI DA TESSERE INSIEME

Il protrarsi dell’invasione russa dell’Ucraina; i picchi straordinari raggiunti dai prezzi dell’energia (soprattutto in Europa); i rischi di interruzione di fornitura energetica; le quotazioni del gas, anche decuplicate, in agosto, rispetto al 2019; il rialzo generalizzato dei prezzi delle materie prime (a cominciare dalla cellulosa); la volatilità dei mercati: il 2022 è stato un anno complesso, caratterizzato dall’incertezza e dal confronto con rischi difficilmente contemplabili solo un anno fa.

In un anno e in un tempo complesso, relazioni forti e dialogo si sono confermate una risorsa preziosa per affrontare le difficoltà e favorire il cambiamento trasformativo.

La scala e l’interconnessione dei problemi – a cominciare dalla crisi energetica – hanno mostrato ancora una volta l’importanza di poter contare su relazioni forti con i nostri stakeholder per identificare tempestivamente i rischi, fronteggiare proattivamente le difficoltà e massimizzare gli impatti degli interventi finalizzati a salvaguardare l’efficienza produttiva, promuovere il benessere delle persone e la salvaguardia del Pianeta.

È ciò che il Gruppo, su scale diverse, guardando sia al breve che al medio-lungo periodo, si è impegnato a fare nel corso dell’anno.

Sofidel ha monitorato costantemente la struttura dei suoi costi di produzione per garantire la qualità dei prodotti e salvaguardare la continuità della fornitura per i clienti e i consumatori, attivandosi a più riprese in modo trasparente e responsabile con i propri clienti per adeguare il prezzo di vendita dei prodotti alla maggiorazione dei costi di produzione, sulla base degli incrementi dei prezzi dei beni energetici e delle materie prime.

L’operazione, perseguita con successo sia in Europa che negli Stati Uniti, unitamente alla presenza internazionale, al fatto che gli Stati Uniti – dove il rialzo dei prezzi dell’energia è stato più contenuto – si siano confermati per fatturato (il 26,7%) il primo mercato del Gruppo, a coperture contrattuali di fornitura energetica di lungo termine, agli interventi messi in campo dai governi per contrastare il caro energia, e al rallentamento dei prezzi dei beni energetici registrato negli ultimi mesi dell’anno, hanno consentito a Sofidel, pur nello scenario estremamente difficile, con stime e previsioni in continuo mutamento, di raggiungere risultati economici positivi, con il fatturato salito a 2,8 Mld (+34% sul 2021) e un Ebitda del 13,94%.

Sui mercati, la forte pressione inflazionistica registrata in molti Paesi ha portato i consumatori ad attuare strategie d’acquisto difensive, con un inevitabile spostamento dell’attenzione verso i prodotti dei brand dei distributori (PL) e una crescita del canale discount.

Una situazione che si è riflessa sull’andamento delle vendite, con la linea Brand in leggera flessione e la linea PL che ha confermato i livelli soddisfacenti dell’anno passato. Positive la performance della linea Away-from-Home, tornata ai livelli pre-Covid e quella dell’e-commerce. Sul piano dei volumi, da evidenziare la crescita significativa delle vendite negli Stati Uniti, dove per Sofidel la linea PL è quella di riferimento. In termini di investimenti pubblicitari, di rilievo quelli attivati in Italia e in Francia a fine anno sulla linea Brand (marchi Regina e Le Trèfle).

Sul fronte della sostenibilità è proseguito il lavoro sui rating ESG per far valutare e condividere all’esterno in modo sempre più puntuale e trasparente la effettiva capacità di gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance. In agosto, ottenuta l’attribuzione del livello “Low Risk” nel rating ESG effettuato da Morningstar Sustainalytics (che ha collocato il Gruppo al primo posto nella sua industry di riferimento a livello globale); in dicembre, l’attribuzione del rating EcoVadis Platinum Medal – Top 1%, della Fascia Leadership (A-) nel report CDP Climate Change 2022 e della Fascia Leadership (A-) nel report CDP Forests 2022.

Sul fronte della lotta al cambiamento climatico e dell’impegno per incrementare il ricorso alle fonti rinnovabili, da evidenziare che, in Italia, a maggio, a un anno dalla firma del contratto con RWE Renewables per la fornitura di lungo termine di energia dal parco eolico onshore Alcamo II in Sicilia, erano state prodotte 30.000 tonnellate di carta – l’equivalente di circa 150 milioni di Rotoloni Regina – usando solo energia “pulita”, con una riduzione di 15.000 tonnellate di emissioni CO2 in atmosfera.

Sempre perseguendo l’obiettivo di avere al 2030 l’84% dell’energia acquistata proveniente da fonti rinnovabili, due nuovi contratti di fornitura di energia a lungo termine (PPA) sono stati siglati a fine anno in Spagna e in Grecia.

Portati avanti anche due progetti di salvaguardia e incremento del know how aziendale. Si tratta del varo del ‘Sofidel Manufacturing System’ (SMS) con il quale, attraverso un percorso pluriennale che ha coinvolto 17 stabilimenti in 9 paesi Europei, interessato 130 linee di converting e formato oltre 2.000 persone, sono stati applicati nel Gruppo i concetti della Lean Production ed è stata rafforzata la cultura del miglioramento continuo. E, in tema di innovazione, dell’attivazione del progetto pilota “Sofidel 2030” organizzato con il Politecnico di Milano e dedicato alla promozione di una cultura aziendale più favorevole all’innovazione.

Nel corso dell’anno, la comunità Sofidel è stata coinvolta emotivamente dal grave lutto per la scomparsa, il 28 giugno, di Emi Stefani, co-fondatore e Presidente del Gruppo fino a marzo 2021. Una figura che, per coraggio imprenditoriale e cultura del lavoro, ha continuato e continua a essere un punto di riferimento valoriale e identitartio per tutte le persone che fanno parte del mondo Sofidel.

A rafforzare il senso di appartenenza e l’identità aziendale anche la celebrazione di tre anniversari importanti, tre tappe che hanno grandemente contribuito a rendere possibile la crescita e lo sviluppo di Sofidel: il 25° anniversario della presenza in Francia; il 15° anniversario della collaborazione con WWF; il 10° anniversario della nostra presenza negli Stati Uniti.

Nel complesso Sofidel vede confermata nel 2022 la sua capacità di attuazione della strategia di transizione ecologica, sociale e digitale che, portata avanti mediante il dialogo e la collaborazione con tutti i suoi stakeholder, vede il Gruppo lavorare sempre di più, nel suo processo di creazione di valore condiviso, come una stakeholder company.

In questo contesto si confermano fattori abilitanti di lungo periodo: la qualità degli asset (con la disponibilità di impianti di produzione mediamente più giovani e performanti di quelli del settore), la copertura geografica (con la presenza degli stabilimenti a ridosso dei mercati di sbocco), la sostenibilità (come fattore di sviluppo culturale e di crescita competitiva) e la digitalizzazione (gli impatti della trasformazione digitale: dai processi produttivi alla logistica, dalla customer experience alla cyber security).

La guerra in Ucraina, l’incertezza su prezzi di energia e materie prime, i rischi di possibili interruzioni di fornitura di gas, la lotta per controllare l’inflazione, i tassi di interesse bancari in crescita, la diffusa previsione di un rallentamento generalizzato delle economie e potenziali strascichi legati alla pandemia da Covid-19 fanno guardare al 2023 come a un anno caratterizzato ancora da condizioni di incertezza e instabilità.

In questo scenario economico e sociale l’atteggiamento Sofidel rispetto al futuro è improntato alla cautela e alla responsabilità, con obiettivi di sostanziale consolidamento in Europa e la conferma di un orientamento più forte alla crescita produttiva e di mercato negli Stati Uniti.

Senza mai smettere di pensare che il mondo è plurale, un tessuto fitto di fili da tessere insieme.

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